Lista delle domande che i nostri clienti ci pongono maggiormente.
Cosa si trova nella tariffa doganale?
La Tariffa Doganale è l'indice delle merci, diviso in categorie "merceologiche", identificate da Voci Doganali, ovvero codici che fanno riferimento ai dettagli dell'oggetto in questione. Ogni codice comprende una descrizione dettagliata della merce, delle restrizioni relative all'import e all'export, e la lista delle aliquote relative all'oggetto designato.
Quando bisogna reputare "commerciale" la merce?
Quando degli articoli sono sdoganati per essere successivamente destinati ad un utilizzo commerciale o alla rivendita, sono definiti commerciali.
Questi articoli sono da presentare ad un ufficio delle dogane, dove andranno poi dichiarati per il loro scopo, insieme ai loro documenti di scorta, nel caso in cui chi metta in transito questi articoli sia colui che trasporta la merce all'estero o la fa trasportare.
Questo tipo di merci può essere presentato solo in alcuni uffici doganali, e nei soli orari d'ufficio.
I trasportatori offrono i servizi esposti negli attuali International Commercial Terms, ovvero i termini che definiscono, senza possibilità di errore, ogni diritto e dovere degli eventuali importatori ed esportatori.
Questi articoli sono da presentare ad un ufficio delle dogane, dove andranno poi dichiarati per il loro scopo, insieme ai loro documenti di scorta, nel caso in cui chi metta in transito questi articoli sia colui che trasporta la merce all'estero o la fa trasportare.
Questo tipo di merci può essere presentato solo in alcuni uffici doganali, e nei soli orari d'ufficio.
I trasportatori offrono i servizi esposti negli attuali International Commercial Terms, ovvero i termini che definiscono, senza possibilità di errore, ogni diritto e dovere degli eventuali importatori ed esportatori.
Che cos'è la Merce Contraffatta?
La merce è definita contraffatta quando è stata prodotta imitando altri beni già brevettati, o applicando immagini e scritte richiamanti marchi registrati e di proprietà di altri senza il loro consenso.
Le merci contraffatte vengono controllate e bloccate dall'ente doganale. I controlli sono casuali ma possono anche essere effettuati attraverso una richiesta da parte di un produttore che ritiene che le merci importate potrebbero essere contraffatte. Se con il controllo si scopre che le merci sono contraffatte, si procede al sequestro e alla distruzione delle stesse.
Le merci contraffatte vengono controllate e bloccate dall'ente doganale. I controlli sono casuali ma possono anche essere effettuati attraverso una richiesta da parte di un produttore che ritiene che le merci importate potrebbero essere contraffatte. Se con il controllo si scopre che le merci sono contraffatte, si procede al sequestro e alla distruzione delle stesse.
CHe cos'è una Visita Doganale delle Merci?
La visita doganale delle merci è un controllo fisico con cui la dogana controlla che la merce di una spedizione sia corrispondente a ciò che è scritto nei documenti a cui è allegata, e alla dichiarazione presentata. La probabilità con cui il controllo verrà effettuato viene verificata attraverso un sistema automatico, chiamato "Canale Verde".
Durante l'ispezione viene deciso, nel caso in cui la merce non sia consona, se è necessario procedere con il ritiro della stessa. L'esecuzione del controllo viene decisa sia dalla dogana che dall'ufficio SVAD, che si occupa di prevenire frodi fiscali e doganali, contrabbando e merci contraffatte.
Durante l'ispezione viene deciso, nel caso in cui la merce non sia consona, se è necessario procedere con il ritiro della stessa. L'esecuzione del controllo viene decisa sia dalla dogana che dall'ufficio SVAD, che si occupa di prevenire frodi fiscali e doganali, contrabbando e merci contraffatte.
Che cos'è un transito?
Il transito è un'operazione doganale garantita dal precedente deposito di una apposita fideiussione che copre i diritti doganali. Quando una spedizione sotto controllo doganale deve essere spostata da un punto all'altro nell'Unione Europea, questa viene scortata da un documento T1 (Transito Comunitario Esterno) o T2 (Transito Comunitario Interno). Con l'arrivo della merce alla dogana di destinazione, viene scaricato il documento ed il Transito è; concluso; se questo non accade la dogana incassa i diritti doganali precedentemente garantiti.
Che cos'è il documento di transito t2?
Il T2 (NCTS) è un documento informatico emesso da una Dogana che viene definita “Ufficio di partenza” e destinato ad un’altra Dogana definita “Ufficio di destinazione”.
Al T2 viene assegnato un numero denominato MRN unico in tutta l’Unione Europea e riconoscibile su tutto il suo territorio. Il T2 è riconoscibile perché compare la scritta T2 nel riquadro 1 del modello DAU.
Il T2 viene utilizzato quando si deve spostare una spedizione comunitaria da un punto all’altro dell’Unione Europea, attraversando però un territorio esterno al territorio doganale dell’Unione Europea (es. Spedizione dall’Italia alla Germania transitando attraverso la Svizzera).
Il T2 viene utilizzato negli scambi di spedizioni comunitarie tra l’Unione Europea e la Repubblica di San Marino perché questo stato non fa parte del territorio doganale dell’Unione Europea, anche se è considerato uno membro della stessa.
Non sono necessari documenti doganali negli scambi diretti tra l’Italia e San Marino.
Al T2 viene assegnato un numero denominato MRN unico in tutta l’Unione Europea e riconoscibile su tutto il suo territorio. Il T2 è riconoscibile perché compare la scritta T2 nel riquadro 1 del modello DAU.
Il T2 viene utilizzato quando si deve spostare una spedizione comunitaria da un punto all’altro dell’Unione Europea, attraversando però un territorio esterno al territorio doganale dell’Unione Europea (es. Spedizione dall’Italia alla Germania transitando attraverso la Svizzera).
Il T2 viene utilizzato negli scambi di spedizioni comunitarie tra l’Unione Europea e la Repubblica di San Marino perché questo stato non fa parte del territorio doganale dell’Unione Europea, anche se è considerato uno membro della stessa.
Non sono necessari documenti doganali negli scambi diretti tra l’Italia e San Marino.
è necessario avere un mandato per rilasciare l'EUR 1?
Per l'emissione del Certificato di Circolazione delle merci "EUR 1", se le condizioni lo consentono, per l'emissione è necessario che lo spedizioniere doganale sia fornito del mandato della ditta esportatrice ad emettere e firmare a nome proprio ma per conto dell'operatore economico obbligato tale documento per essere esibito, quando richiesto dagli uffici doganali, come prova del più ampio potere di rappresentanza.
Il mandato deve essere presentato su carta intestata ed allegato, in originale, alla documentazione per effettuare lo sdoganamento.
Il mandato deve essere presentato su carta intestata ed allegato, in originale, alla documentazione per effettuare lo sdoganamento.
Quali sono le condizioni per l'emissione dell'EUR 1?
La normativa doganale ritiene valida la dichiarazione di origine apposta in fattura se si tratta di merce prodotta in Comunità Europea con carattere di preferenzialità fino a un valore delle merci di € 60000,00; solo se la dichiarazione è scritta come qui riportato e firmata alla dichiarazione stessa:
L'ESPORTATORE DELLE MERCI CONTEMPLATE NEL PRESENTE DOCUMENTO DICHIARA CHE, SALVO INDICAZIONE CONTRARIA, LE MERCI SONO DI ORIGINE PREFERENZIALE C.E.
Nome e Cognome
Luogo e data
Firma
(Nome e Cognome) in stampatello
Se la dichiarazione risultasse incompleta, non corretta, o manchi della firma in originale, si potrà procedere all'emissione del Certificato EUR 1, solo nel caso in cui i documenti corretti venissero anticipati via fax.
Nel caso in cui nella fattura fosse riportata una dichiarazione di "MADE IN " seguita dal nome di un paese CEE, è necessario controllare che la merce abbia il carattere di preferenzialità dell'origine. Infatti senza questa caratteristica, non è possibile emettere il Certificato EUR 1.
L'ESPORTATORE DELLE MERCI CONTEMPLATE NEL PRESENTE DOCUMENTO DICHIARA CHE, SALVO INDICAZIONE CONTRARIA, LE MERCI SONO DI ORIGINE PREFERENZIALE C.E.
Nome e Cognome
Luogo e data
Firma
(Nome e Cognome) in stampatello
Se la dichiarazione risultasse incompleta, non corretta, o manchi della firma in originale, si potrà procedere all'emissione del Certificato EUR 1, solo nel caso in cui i documenti corretti venissero anticipati via fax.
Nel caso in cui nella fattura fosse riportata una dichiarazione di "MADE IN " seguita dal nome di un paese CEE, è necessario controllare che la merce abbia il carattere di preferenzialità dell'origine. Infatti senza questa caratteristica, non è possibile emettere il Certificato EUR 1.